Rank #1: Cvasi Ming - Zó bòt!!! Live in Bologna, 20 settembre 2016 #ArmatadeiSonnambuli

Wu Ming 1 alla voce
Francesco Cusa alla batteria
e Vincenzo Vasi al basso e theremin.
La collaborazione di WM1 con Vasi e Cusa è ormai di lunga data. Questa è la registrazione completa del reading/concerto magnetico tenutosi alle Serre dei Giardini Margherita di Bologna il 20 settembre 2016. Dopo un prologo tratto dall’Ouverture, si narra la genesi del
supereroe Scaramouche e se ne raccontano alcune gesta.
Jul 01 2017
1hr
Rank #2: Serena D'Angelo intervista WM2 su «Il sentiero luminoso»

A piedi da Bologna a Milano, costeggiando la linea ad alta velocità, per scoprire un'altra pianura padana.
Nov 30 2016
19mins
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Rank #3: Omnia Sunt Communia. Riflessioni singolari (e musicali) sulla scrittura collettiva

Nell’auditorium di Santa Caterina, abbiamo proposto per la prima volta la conferenza/reading/concerto Omnia Sunt Communia. Riflessioni singolari (e musicali) sulla scrittura collettiva.
Siamo partiti dal libro/album di Lello e Frank, Il fiore inverso – oggi fresco vincitore del Premio Elio Pagliarani di poesia, qui la presentazione dei brani dell’album – e da Un viaggio che non promettiamo breve, per una scorribanda nei rapporti tra poesia, amore e insurrezione.
Abbiamo omaggiato Franco Fortini, gli Area, Fabrizio De Andrè, Horacio Ferrer, Raimbaut D’Aurenga, Pharoah Sanders, Bruno Maderna, la resistenza occitana e quant’altro.
L’inizio con L’Internazionale è stato sconvolgente per una (minuscola) parte di pubblico, che ha deciso di alzarsi seduta stante e, platealmente, fuggire. Nessuno li ha rimpianti.
Qui proponiamo la registrazione dell’intero evento.
Nov 30 2016
1hr 7mins
Rank #4: Speciale #WM1ViaggioNoTav su Radio Città Fujiko, Bologna, 31/10/2016

Oct 31 2016
47mins
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Rank #5: Cvasi Ming - La battaglia del Seghino #WM1ViaggioNoTav

Oct 23 2016
11mins
Rank #6: We Insist! (For Emmanuel Chidi Namdi) - Fabrizio Puglisi & Wu Ming 1 live at FestLet

[WM1:] Nel primo pomeriggio dell’11 settembre 2016, mentre l’America commemorava il quindicesimo anniversario dell’attacco terroristico alle Twin Towers (un’immane strage di civili, di proletari), io e il pianista e polistrumentista Fabrizio Puglisi siamo saliti sul palco dell’Auditorium Monteverdi, la sala concerti del conservatorio «Lucio Campiani» di Mantova, e abbiamo improvvisato insieme.
Tutt’intorno, e anche tra quelle pareti, c’era la ventesima edizione del Festivaletteratura.
Voce, pianoforte, pianoforte preparato… e il «rombo», uno strumento semplice e antico, pervenutoci dalla Magna Grecia. Non avevamo fatto prove, ma sapevamo di essere in sintonia. Ho letto il cap. 2 del mio vecchio romanzo New Thing (Einaudi, 2004), intitolato Non puoi odiare le radici senza odiare l’albero; Fabrizio ha cucito rumori e lacerti di Thelonious Monk, Cecil Taylor, Otis Spann e variazioni su Lift Every Voice and Sing, l’inno nazionale afroamericano.
Avevamo chiamato la performance We Insist!, chiaro omaggio alla Freedom Now Suite di Max Roach, e avevamo aggiunto tra parentesi: For Emmanuel Chidi Namdi, per ricordare Emmanuel, più volte vittima del neofascismo e del putridume razzista italiano.
Perché, se non si è capito, si parlava del razzismo. O meglio, contro il razzismo.
Oct 10 2016
48mins
Rank #7: Wu Ming 1, «Un viaggio che non promettiamo breve». L’anteprima al festival Alta Felicità #NoTav

[WM1:] Segnalo alcune imprecisioni contenute nei miei interventi:
1. la foto di Alberto da piccolo non lo ritrae sul Rocciamelone ma a Bar Cenisio;
2. quando racconto dell’azione diretta al campo di tiro al piccione di Orbassano dico «cinquant’anni e passa fa» mentre sono «quarant’anni e passa fa»;
3. ho chiamato «Alpi Ribelli» – che è il titolo dell’ultimo libro di Enrico Camanni – il gruppo di compagn* Alpi Libere.
E dico troppe volte «eccetera» :-/
Un’ultima cosa: esprimo la mia totale solidarietà ai ferrovieri in lotta e trovo sacrosanto lo sciopero che mi ha bloccato a Tortona. Era indetto da Cub Trasporti, Sindacato Generale di Base e Coordinamento Autorganizzato Trasporti, e le motivazioni si possono leggere qui.
Oct 02 2016
57mins
Rank #8: L’ombra del guerriero. Guerra e antimilitarismo nella Terra di Mezzo

– 07:07. Guerra di Troia e Grande Guerra: archetipo epico vs esperienza contemporanea (fordismo, alienazione, estraniamento).
– 12:34. L’autore come poeta epico e come reduce: non pacifismo, ma problematizzazione della guerra e dell’eroismo.
– 20:06. Faramir: eroismo epico vs eroismo antiepico; guerra di fronteggiamento vs guerriglia boschiva; guerra antica vs guerra contemporanea; “gloria marziale” vs “vera gloria”.
– 28:20. Il discorso di Faramir: guerra come necessità difensiva vs guerra come fucina di gloria; ripercussione sociale e culturale della guerra: militarismo.
[- 35:58] Implicita confutazione della pseudo-tesi del dumezilismo di Tolkien.
– 37:59. La liberazione della Contea e la battaglia di Lungacque: insurrezione di popolo e guerra di popolo.
– 43:40. Riflessione narrativa su violenza vs non violenza: principi morali cristiani di Frodo (“Non uccidere”) vs pragmatismo di Merry e Cotton (uccidere per non essere uccisi); sintesi: minima violenza necessaria e minimo controllo sociale necessario da parte del potere costituito.
Oct 02 2016
50mins
Rank #9: «Il piccolo regno» di Wu Ming 4 a Fahrenheit, Radio 3

Oct 02 2016
27mins
Rank #10: Periferia, degrado, RUSPA! La serata di #Bolzano che non è piaciuta a Lega, Casapound… e altri

Il 9 marzo 2016, nella pienissima aula magna di un liceo bolzanino, tre autori Alegre (egiapsters) – Giuliano Santoro, Valerio Renzi e Wolf Bukowski – hanno parlato di «Periferia, Degrado, RUSPA!». Erano coordinati da Flavio Pintarelli, blogger (egiapster); la serata era promossa dall’associazione Dada Rose.
È stata l’occasione, come sentirete dire a Flavio nella registrazione, di posare uno sguardo esterno sull’ombelico Bolzano. Un ombelico di cui su queste pagine si è parlatopiù volte e in cui si annidano, quale lanugine:
1. l’enfatizzazione del degrado e l’ideologia del decoro (per questo è stato invitato Giuliano, autore di Al palo della morte);
2. il rinforzarsi reciproco di questa ideologia con un aggressivo progetto di «riqualificazione» della zona vicino alla stazione ferroviaria (di cui ha parlato Wolf nel reportage «Bolzano e barbarie» apparso su Internazionale);
3. il protagonismo leghista e fascista tanto nell’alimentare la prima quanto nel sostenere il secondo (dopo aver premesso, come da copione, di essere contro i centri commerciali… tranne quelli che contrastano il «degrado»), ed è per analizzarlo che è stato invitato Valerio, autore de La politica della ruspa).
Oct 02 2016
1hr 17mins