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Tommaso Ghidini"Homo Caelestis"L'incredibile racconto di come saremoLonganesihttps://www.longanesi.it/Tommaso Ghidini al Festival della Mente, Sarzana«Forse la benedizione più grande che si possa ricevere è scoprire giovanissimi qual è quella passione che ci brucia dentro come una febbre. Un motore nucleare personalissimo che produce speranza, fiducia, ottimismo senza lasciare scorie radioattive. È quel momento perfetto in cui siamo sospesi tra chi siamo e chi diventeremo, trasformati e modellati dall’argilla prodigiosa dei nostri sogni, perché l’amore è ambizioso. Ha programmi grandiosi per noi, dobbiamo solo assecondarlo senza mai abbandonare quel credo.» Tommaso Ghidini, da vent’anni coinvolto nei più prestigiosi programmi aerospaziali al mondo e alto funzionario dell’Agenzia Spaziale Europea, quella passione l’ha scoperta molto presto: il volo. L’irresistibile attrazione per quello spazio senza confini che è il cielo, sottile congiunzione tra la Terra e le stelle, ha plasmato la sua esistenza. Ghidini oggi ha occhi che vedono il futuro più da vicino di molti altri. Perché lui, quel futuro, lo sta costruendo da tempo e sa che l’uomo del nuovo millennio impianterà una stazione sulla Luna, andrà su Marte, varerà i voli interplanetari e varcherà la frontiera che ci divide dallo spazio profondo. L’uomo del nuovo millennio avrà un rapporto del tutto nuovo con il cosmo in cui viviamo: l’Homo sapiens sapiens è pronto per diventare Homo cælestis.Attraverso una suggestiva riflessione che ci condurrà lungo l’intero arco di vita di un essere umano – dal concetto di nascita a quello di morte, dall’idea di libertà a quella di amore – Ghidini racconta con lucidità visionaria, eccezionale passione e assoluta competenza il rapporto profondo di attrazione e sfida che lega da sempre l’uomo e lo spazio. La sua esplorazione, mentre tocca i misteri più affascinanti dell’Universo, ci svela molto di noi e della nostra storia, proiettandoci al tempo stesso verso un futuro che attraverso le sue parole sembra quasi di poter toccare con mano.Da Homo sapiens a Homo caelestis: l’alba di una nuova eraOggi siamo all’alba di una nuova era. Grazie alla loro visionarietà, combinata alla concretezza e alla capacità di organizzazione, i Sapiens hanno la possibilità di portare la propria vita, la propria cultura, i propri ideali, perfino i propri amori, là dove la vita non esiste. Siamo noi gli alieni che ambiscono a diventare una specie multiplanetaria, varcando il sottile confine della nostra atmosfera e mettendo piede nell'universo infinito delle possibilità. L’homo sapiens si trasformerà in homo caelestis non solo attraverso le tecnologie e le scoperte scientifiche che la corsa allo spazio ci regala, ma soprattutto per mezzo di una nuova consapevolezza di noi che l’indagine del cosmo e degli altri mondi dello spazio ci permette di acquisire. Riusciremo a volerlo fino in fondo?Tommaso Ghidini è a capo della Divisione di Strutture, meccanismi e materiali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Con laboratori e centri di calcolo di fama e livello mondiale, la Divisione garantisce l’integrità strutturale dell’intera gamma di programmi e missioni spaziali dell’ESA. Collabora anche con il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, dove ha tenuto il primo corso europeo sulla stampa 3D di componenti per lo spazio. Portavoce ufficiale dell’ESA, è attivissimo nella divulgazione scientifica e tiene speech apprezzati in tutto il mondo. Parallelamente alle sue attività istituzionali, coltiva incessantemente la grande passione per il volo. A settembre esce il suo primo libro, Homo Caelestis. L’incredibile racconto di come saremo (Longanesi).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Tommaso Ghidini "Homo Caelestis" L'incredibile racconto di come saremo Longanesi <a href="https://www.longanesi.it/" rel="noopener nofollow" target="_blank">https://www.longanesi.it/</a> Tommaso Ghidini al Festival della Mente, Sarzana «Forse la benedizione più grande che si possa ricevere è scoprire giovanissimi qual è quella passione che ci brucia dentro come una febbre. Un motore nucleare personalissimo che produce speranza, fiducia, ottimismo senza lasciare scorie radioattive. È quel momento perfetto in cui siamo sospesi tra chi siamo e chi diventeremo, trasformati e modellati dall’argilla prodigiosa dei nostri sogni, perché l’amore è ambizioso. Ha programmi grandiosi per noi, dobbiamo solo assecondarlo senza mai abbandonare quel credo.» Tommaso Ghidini, da vent’anni coinvolto nei più prestigiosi programmi aerospaziali al mondo e alto funzionario dell’Agenzia Spaziale Europea, quella passione l’ha scoperta molto presto: il volo. L’irresistibile attrazione per quello spazio senza confini che è il cielo, sottile congiunzione tra la Terra e le stelle, ha plasmato la sua esistenza. Ghidini oggi ha occhi che vedono il futuro più da vicino di molti altri. Perché lui, quel futuro, lo sta costruendo da tempo e sa che l’uomo del nuovo millennio impianterà una stazione sulla Luna, andrà su Marte, varerà i voli interplanetari e varcherà la frontiera che ci divide dallo spazio profondo. L’uomo del nuovo millennio avrà un rapporto del tutto nuovo con il cosmo in cui viviamo: l’Homo sapiens sapiens è pronto per diventare Homo cælestis. Attraverso una suggestiva riflessione che ci condurrà lungo l’intero arco di vita di un essere umano – dal concetto di nascita a quello di morte, dall’idea di libertà a quella di amore – Ghidini racconta con lucidità visionaria, eccezionale passione e assoluta competenza il rapporto profondo di attrazione e sfida che lega da sempre l’uomo e lo spazio. La sua esplorazione, mentre tocca i misteri più affascinanti dell’Universo, ci svela molto di noi e della nostra storia, proiettandoci al tempo stesso verso un futuro che attraverso le sue parole sembra quasi di poter toccare con mano. Da Homo sapiens a Homo caelestis: l’alba di una nuova era Oggi siamo all’alba di una nuova era. Grazie alla loro visionarietà, combinata alla concretezza e alla capacità di organizzazione, i Sapiens hanno la possibilità di portare la propria vita, la propria cultura, i propri ideali, perfino i propri amori, là dove la vita non esiste. Siamo noi gli alieni che ambiscono a diventare una specie multiplanetaria, varcando il sottile confine della nostra atmosfera e mettendo piede nell'universo infinito delle possibilità. L’homo sapiens si trasformerà in homo caelestis non solo attraverso le tecnologie e le scoperte scientifiche che la corsa allo spazio ci regala, ma soprattutto per mezzo di una nuova consapevolezza di noi che l’indagine del cosmo e degli altri mondi dello spazio ci permette di acquisire. Riusciremo a volerlo fino in fondo? Tommaso Ghidini è a capo della Divisione di Strutture, meccanismi e materiali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Con laboratori e centri di calcolo di fama e livello mondiale, la Divisione garantisce l’integrità strutturale dell’intera gamma di programmi e missioni spaziali dell’ESA. Collabora anche con il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, dove ha tenuto il primo corso europeo sulla stampa 3D di componenti per lo spazio. Portavoce ufficiale dell’ESA, è attivissimo nella divulgazione scientifica e tiene speech apprezzati in tutto il mondo. Parallelamente alle sue attività istituzionali, coltiva incessantemente la grande passione per il volo. A settembre esce il suo primo libro, Homo Caelestis. L’incredibile racconto di come saremo (Longanesi). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare <a href="https://ilpostodelleparole.it/" rel="noopener nofollow" target="_blank">https://ilpostodelleparole.it/</a>

Tommaso Ghidini "Homo caelestis"

Quali sono i materiali e le tecnologie che verranno utilizzate per colonizzare la #Luna prima e #Marte poi? Lo abbiamo chiesto a Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell'#ESA.

Storie di materiali Spaziali. Con Tommaso Ghidini

Tommaso Ghidini, Ph.D., Head of the Structures, Mechanisms and Materials Division at the European Space Agency (ESA), delivers a rousing overview of the medical advances that are improving options for astronauts on long-term missions.     Ghidini holds a Ph.D. in experimental and numerical Fracture Mechanics from the Institute of Materials Research of the German Aerospace Centre. Ghidini has been involved with many important civil and military aircraft developments through the years, including the A380, the A350, and the A400M developed at AIRBUS Industries. In 2007, Ghidini joined the European Space Agency (ESA) and is the Head of the Materials Technology Section.    Ghidini explains his work, detailing the 3D printing of human tissue for long-term missions in space, such as going to Mars. As he explains, on long-term missions you cannot stop and come back, you must continue, so if there is a medical emergency you need to be prepared to handle it in space. Even the healthiest astronauts can have accidents, burns, etc. that must be dealt with when they happen. As accidents on Mars, such as falls, could be more severe than on the moon, advanced surgery capabilities are going to be necessary.    Ghidini talks about the various medical options for these missions. He outlines what will be necessary, such as appropriately trained staff on board, and suitable surgery rooms, etc. And while telemedicine would seem like a good option, it is not possible because of the delays in transmission. However, if there was a space station on Mars, there could be telemedicine from the space station, but that is not yet a consideration.    Ghidini discusses their extensive testing of the 3D printers, in reduced gravity, etc. Ghidini explains the process and gives details about the 3D printed skin that comes from stem cells. With 3D printed skin there is no need to retrieve skin from another part of the body for a burn, etc., thus, a second wound is not created—better for recovery, and better for efficiency. Ghidini states that ‘rejection’ is low because the skin comes from stem cells from the astronaut’s own body.    The ESA expert continues by discussing the many challenges of taking 3D printing into space. He explains that radiation is a factor to consider, as is sterility. Ghidini’s work at ESA is on the cutting edge of technology and his contributions to space travel will be seen for many years to come.

Tommaso Ghidini, Ph.D., Head of the Structures, Mechanisms and Materials Division at the European Space Agency (ESA), delivers a rousing overview of the medical advances that are improving options for astronauts on long-term missions.   Ghidini holds a Ph.D. in experimental and numerical Fracture Mechanics from the Institute of Materials Research of the German Aerospace Centre. Ghidini has been involved with many important civil and military aircraft developments through the years, including the A380, the A350, and the A400M developed at AIRBUS Industries. In 2007, Ghidini joined the European Space Agency (ESA) and is the Head of the Materials Technology Section.  Ghidini explains his work, detailing the 3D printing of human tissue for long-term missions in space, such as going to Mars. As he explains, on long-term missions you cannot stop and come back, you must continue, so if there is a medical emergency you need to be prepared to handle it in space. Even the healthiest astronauts can have accidents, burns, etc. that must be dealt with when they happen. As accidents on Mars, such as falls, could be more severe than on the moon, advanced surgery capabilities are going to be necessary.  Ghidini talks about the various medical options for these missions. He outlines what will be necessary, such as appropriately trained staff on board, and suitable surgery rooms, etc. And while telemedicine would seem like a good option, it is not possible because of the delays in transmission. However, if there was a space station on Mars, there could be telemedicine from the space station, but that is not yet a consideration.  Ghidini discusses their extensive testing of the 3D printers, in reduced gravity, etc. Ghidini explains the process and gives details about the 3D printed skin that comes from stem cells. With 3D printed skin there is no need to retrieve skin from another part of the body for a burn, etc., thus, a second wound is not created—better for recovery, and better for efficiency. Ghidini states that ‘rejection’ is low because the skin comes from stem cells from the astronaut’s own body.  The ESA expert continues by discussing the many challenges of taking 3D printing into space. He explains that radiation is a factor to consider, as is sterility. Ghidini’s work at ESA is on the cutting edge of technology and his contributions to space travel will be seen for many years to come.

Houston, We Have a Skin Problem – Tommaso Ghidini, PhD, Head of the Structures, Mechanisms and Materials Division, European Space Agency – The Amazing 3D Printing of Skin That’s Improving Medical Options for Astronauts